Iconografia degli evangelisti e analogia con la simbologia astrologica. Riferimenti nel territorio abruzzese.
A cura di: Antonio Leone
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Capitolo 5 (IV parte)

Presenze figurative degli Evangelisti nell'arte abruzzese

Dal punto di vista figurativo, viene conseguita una resa particolarmente esplicita e realistica mediante l'effetto quasi narrativo del "compimento in atto" dei protagonisti, che renda chiaro il ruolo storico che hanno avuto.

Accanto all'evangelista č sempre presente il rispettivo simbolo, come a garantire la continuitą ocn la tradizione medievale; in questo atteggiamento la affermazione della fiugra umana riduce inevitabilmente il potenziale evocativo del simbolo stesso, "relegato" ora a testimonianza storico-simbolica.

L'abbinamento proposto presenta le coppie Giovanni-Agostino, Matteo-Gerolamo, Marco-Ambrogio e Luca-Gregorio.

La posizione degli evangelisti nelle vele della volta, segue la successione cronologica dei quattro vangeli nella collocazione del Nuovo Testamento.

Matteo č infatti adiacente a Marco, il quale č lo stesso con Luca, adiacente a sua volta a Giovanni. Tale posizione risulta l'alternativa alla sistemazione per "coppie opposte", secondo sempre, una presunta visuale astrologica.

Funzionale a ciņ č anche il supporto e la ubicazione di queste rappresentazioni.

L'affresco absidale, ad esempio, consta di uno spazio concavo e verticale che impone una limitazione spaziale delineata, per cui la distribuzione delle immagini viene decisa dalla figura centrale, solitamente il Cristo in trono o in ascensione; gli evangelisti trovano la loro collocazione nei due campi laterali, e quindi indirizzati verso la possibile combinazione per "coppie opposte", come avviene d'altronde nella maggioranza dei casi.

A questo proposito č utile aggiungere, ritornando ai concetti riguardanti la simbologia astrologica, che la collocazione usata con l'angelo e l'aquila in alto rispetto agli altri due simboli, coincide anche con i riferimenti del cerchio zodiacale dove i segni ad essi correlati si trovano sopra la "linea d'orizzonte", che divide a metą il cerchio stesso; in questo contesto questi vengono considerati cosignificanti delle "case" VIII e XI che partecipano all'emisfero diurno del ciclo terrestre, e rappresentano le forze centrifughe, ovvero "innovatrici" rispetto alle opposte, considerate "conservatrici" (in questo caso i segni del toro-casa II e leone-casa V).

Riconsiderando invece l'aspetto delle ubicazioni decorative, lo spazio della volta, che sia di un coro o di una cappella, offre possibilitą di gestione riguardo a tutti i punti cardinali, adatto quindi all'ampliamento delle implicazioni simboliche del progetto iconografico dell'edificio.

In questo caso č facilmente associabile il valore dei punti cardinali con l'analogo valore che assumono le figure religiose, in quanto punti di riferimento "spaziale" della fede e nella dottrina religiosa, vissuti ed accolti qui nel mondo concreto dal credente e dalla Chiesa.


Theorčin - Luglio 2005